CONCERTO DELLA MEMORIA 2025, L’ORCHESTRA ABIMA’ DI TRIESTE RAPPRESENTERA’ IL FRIULI VENEZIA GIULIA ALL’EVENTO NAZIONALE PROMOSSO DALL’UNIONE DELLE COMUNITA’ EBRAICHE ITALIANE “E ORA MUSICA”
OSPITATO AL PARCO DELLA MUSICA DI ROMA DOMANI, GIOVEDI’ 23 GENNAIO ALLE ORE 21.00 IN COLLABORAZIONE CON IL FESTIVAL “VIKTOR ULLMANN”
Nell’ambito delle attività e commemorazioni previste per il Giorno della Memoria, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane organizza anche quest’anno il Concerto della Memoria, che si svolgerà domani, giovedì 23 gennaio 2025 alle ore 21.00 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma. Il concerto, intitolato “E ora musica-La musica di autori ebrei perseguitati durante Shoah risuona nuovamente”, sarà sostenuto dall’Orchestra Abimà, formazione triestina che rappresenterà il Friuli Venezia Giulia all’evento nazionale, diretta da Davide Casali con la partecipazione del flautista Roberto Fabbriciani. Il concerto, in collaborazione con il Festival Viktor Ullmann, sarà accompagnato dalla lettura di brevi brani tratti da testimonianze sulla vita e l’arte musicale.
L’Orchestra Abimà esegue da anni partiture di compositori ebrei e non considerati “degenerati”. Con questo organico sono stati registrati vari cd e l’orchestra si è esibita in tutto il Friuli Venezia Giulia sotto la guida del M° Davide Casali.
Il “Festival Viktor Ullmann” nasce nel 2014 a Trieste su iniziativa dell’Associazione Musica Libera con l’intento di far conoscere la musica di numerosi compositori che furono perseguitati dal regime nazifascista e per la loro origine ebraica e le loro convinzioni politiche, culturali e artistiche. Obiettivo principale del Festival è riscoprire le pagine musicali, da tempo dimenticate, nate dal genio creativo di quei compositori per far riflettere sulla realtà della Shoah attraverso un differente punto di vista: quello artistico. Da sempre il Festival si avvale della collaborazione di tantissime realtà tra cui la Comunità Ebraica di Trieste e il museo Ebraico Carlo e Vera Wagner.
Alcuni di questi musicisti si salvarono fuggendo dai loro paesi, ma sfortunatamente molti di loro vennero catturati, imprigionati e deportati nei ghetti e nei campi di concentramento e di sterminio. Solo pochi riuscirono a sopravvivere. Dal 2014 a oggi sono state molte le prime mondiali, europee e italiane che hanno arricchito i concerti del Festival e che sono il frutto di accurate ricerche storiche, musicologiche e filologiche e dei rapporti intrecciati con alcuni discendenti dei compositori perseguitati.
“Eseguire oggi le musiche di alcuni musicisti ebrei perseguitati dal regime fascista e da quello nazista – spiegano i promotori – è il giusto modo per onorare la loro memoria, per far conoscere le loro storie e per riscoprire il valore artistico e umano delle loro composizioni, che per troppo tempo furono taciute e dimenticate. La musica perseguitata ha la capacità di ri-creare il passato rendendo le composizioni in programma oggi, spazi della memoria in cui riscoprire il dimenticato e l’invisibile riuscendo ad esprimere l’inesprimibile all’infinito. Il Festival Viktor Ullmann ha come obiettivo proprio quello di far riscoprire e rivivere la musica dei compositori perseguitati”.
Il concerto è inserito nella programmazione 2025-26 del Festival Viktor Ullmann e gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.