Responsabilizzazione e relazione: attività diretta allo sviluppo delle imprese nei Distretti del commercio
Da Pozzo. «Le amministrazioni hanno la responsabilità di creare le condizioni affinché le imprese operino al meglio per mantenere vivi i nostri paesi»
Bini ha annunciato entro l’anno un nuovo bando per i Distretti del commercio ancor più orientato al sostegno dello sviluppo delle imprese
Innovazione, certo. Ma prima ancora responsabilizzazione e relazione. Per modernizzare il commercio è indispensabile creare un ecosistema favorevole, partendo dall’ascolto delle imprese e garantendo un sostegno da parte delle amministrazioni locali, che devono favorire le condizioni affinché le imprese possano operare al meglio per mantenere vivi e vivaci i centri storici con la loro proposta e creatività.
Hanno concordato entrambi su questi punti l’assessore regionale alle attività produttive Sergio Bini e il presidente della Camera di Commercio Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo, chiamati ad aprire il convegno “Modernizzazione del Commercio, organizzato dal Distretto Friuli Orientale al Delparco Hotel di Buttrio questo pomeriggio (lunedì 30 settembre), alla presenza di amministratori locali, rappresentanti di altri Distretti Fvg e di numerose imprese e con l’introduzione del manager del Distretto Edi Sommariva, del sindaco di Pavia di Udine Beppino Govetto e del primo cittadino di Buttrio Eliano Bassi.
A discutere e a coinvolgere le imprese sono stati Mario Sassi, Senior advisor e blogger per idee e progetti innovativi su Gdo, risorse umane e lavoro, Guido Pomini, esperto di e-commerce orienteering e digital strategy, e Luca Zanderighi, vicepresidente di Tradelab, nonché Sabrina Miotto, Direttore Servizio turismo e commercio della Regione e Massimo Giordano, Direttore centrale attività produttive e turismo della Regione.
«La relazione delle imprese con il loro territorio è il primo step, prima ancora dell’innovazione, che pure è oggi indispensabile – ha detto il presidente Da Pozzo -. E il nesso fra il terziario e il territorio è fondamentale, un mix magico fra qualità, marketing, ma anche viabilità, accessibilità, insomma: disponibilità dei Comuni ad ascoltare e porre condizioni di sviluppo, senza appesantire con carichi fiscali e burocratici eccessivi. Le amministrazioni locali nei Distretti hanno ruolo importantissimo,dunque, se si vuole mantenere vivo il comparto che rende vivi i nostri paesi. La Regione ha messo ha messo a disposizione risorse importanti, che vanno colte e messe a sviluppo di un sistema integrato e virtuoso, fra imprese, mondi associativi e amministrazioni locali». «È vero – gli ha fatto eco l’assessore Bini -, abbiamo messo in campo risorse importanti e c’è stata molta partecipazione e interesse da parte dei territori. Siamo partiti dall’ascolto e dalla condivisione totale con imprese e associazioni di categoria, perché se si vuole sbagliare meno possibile bisogna ascoltare chi il mestiere lo conosce, chi per tanti solleva le saracinesche dei negozi e rischia di suo, assume e paga gli stipendi ai suoi collaboratori, fa girare economia. Bisogna partire da qui. mettere al primo posto gli interessi di chi fa impresa. E le finalità dei fondi che abbiamo messo a disposizione sui Distretti servono proprio a far prosperare e crescere le economie dei territori, facendo in modo che tutti gli attori del sistema remino nella stessa direzione». Bini ha anche preannunciato che entro la fine dell’anno l’assessorato pubblicherà un nuovo bando per i Distretti del commercio a diretto beneficio dello sviluppo delle imprese» e ha ricordato come «negli ultimi decenni nell’ex provincia di Udine si è registrato un trend chiaro: di fronte all’evoluzione del commercio e alla concorrenza dell’online, il settore dipende sempre più dall’arrivo di flussi turistici, come attesta la crescita di attività di alloggio e ristorazione. È un trend che il Fvg ha saputo cavalcare – ha rimarcato Bini -, soprattutto nel post-pandemia. Nell’ultimo quadriennio l’Istat certifica che la Regione ha registrato un +9,9% in termini di presenze rispetto al dato 2019. Si tratta della migliore crescita di tutto il Nord-Est. Ne consegue che per intercettare nuove tipologie di consumatori è diventato ormai fondamentale mettere a sistema competenze e peculiarità». [intervento completo assessore Bini da Arc]
Dal dibattito sono emerse quattro linee strategiche di intervento: “migliorare la qualità del servizio e del rapporto con i clienti”, “integrare tecnologie e servizi digitali nei negozi”, “promuovere la sostenibilità attraverso pratiche rispettose dell’ambiente” e “rafforzare i legami con la comunità locale”, favorendo la collaborazione tra le imprese.
«La capacità di ascoltare e adattarsi alle mutevoli esigenze del cliente – ha evidenziato poi Sommariva – è cruciale in un mercato sempre più dinamico e competitivo. I commercianti che non si adeguano rischiano di perdere terreno a favore di quelli che riescono a offrire esperienze mirate e soluzioni che rispondono esattamente a ciò che il cliente cerca». Per farlo, è essenziale colmare l’asimmetria informativa digitale tra consumatori che hanno accesso a una vasta gamma di informazioni online e commercianti, che devono essere in grado di sfruttare appieno le piattaforme digitali per interagire con i clienti. Oggi il consumatore cerca comodità, velocità, flessibilità e rapidità d’acquisto». «Noi siamo pronti ad agire in tale direzione – ha precisato Govetto – ma ci rendiamo conto che se potessimo dare una risposta “di sistema” tra più Distretti e territori, con la regia della Regione, potremmo raggiungere più in fretta e con maggiore impatto i risultati sperati. Una collaborazione effettiva tra distretti può rafforzare l’intero ecosistema commerciale permettendo a ciascun distretto di beneficiare delle esperienze e competenze degli altri, riducendo i rischi legati alla sperimentazione e massimizzando le opportunità di successo».
«I distretti del commercio – ha concluso Sommariva – dovrebbero essere visti come piattaforme collaborative in cui l’interesse delle imprese e dei consumatori si incontra e si sviluppa in modo armonico sia all’interno che tra distretti».