Autonomia differenziata. Capozzi (M5S): Sentenza rivoluzionaria, percorso da rivedere

“I cittadini pagano l’equilibrio di questo Governo che si regge in piedi grazie ai contentini dati alle varie forze politiche: la riforma della giustizia per Forza Italia, il premierato a Fratelli d’Italia e, infine, l’autonomia differenziata tanto cara alla Lega”.

Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), inserendosi nel dibattito sull’ autonomia differenziata alla luce delle recenti evoluzioni del tema e ricordando che “la riforma Calderoli, prevista nella legge 86/2024, è stata smantellata nel suo cuore dalla prima pronuncia da parte della Corte costituzionale. Questa certezza ci porta a dire che non si potrà parlare di autonomia differenziata, così come l’hanno concepita i leghisti”.

“Tuttavia, anche per una Regione a statuto speciale come la nostra, la sentenza è stata rivoluzionaria – aggiunge l’esponente pentastellata – perché, in sostanza, ha censurato l’estensione delle procedure previste dalla legge 86/24 alle Regioni a statuto speciale, giacché tali Regioni devono invece ricorrere a quelle previste dai rispettivi statuti”.

“Dopo la pronuncia di ieri da parte della Corte che ha ritenuto inammissibile il quesito referendario dell’autonomia differenziata, la stessa autonomia differenziata – precisa Capozzi – subirà comunque una decisa revisione in sede di Parlamento, una riscrittura così come suggerito dalla stessa Corte”.

“Questo pronunciamento, benché bocci il ricorso al referendum, contribuisce a chiarire ogni dubbio sul percorso dell’autonomia – sottolinea infine la rappresentante del M5S – che continuerà a svilupparsi nel pieno rispetto della Costituzione, delle indicazioni della Consulta e del principio di Unità nazionale, mantenendo al centro i valori di sussidiarietà e solidarietà”.

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