Presso il Caffè San Marco di Cividale del Friuli il 1° gennaio 2019 si è stabilito un nuovo record da Guinnese. La gubana va oltre il quintale. Sono 14 i record consecutivi per la gubana gigante. Il Forno Cattarossi di Cividale del Friuli e il suo titolare Berto Blasuttig si sono superati ancora una volta: la “gubana più grande del mondo” nel capodanno 2019 – 14^ edizione – ha raggiunto il peso di 102 kg contro i 98 kg dell’edizione precedente.
La sera del 1° gennaio si è rinnovata questa ormai consolidata dolce iniziativa di sfornare la ‘più grande gubana del mondo’ e adagiarla su una tavola sotto il loggiato del palazzo comunale di Cividale, per essere ammirata e poi offerta in degustazione per il brindisi augurale di capodanno, il tutto promosso dal Caffè San Marco e dai suoi titolari Andrea e Marco Cecchini. Centinaia di persone anche quest’anno si sono assiepate nello storico locale cittadino animate dall’attesa di sapere se il record della precedente edizione (98 kg) sarebbe stato battutoo, ma soprattutto per assaggiare il dolce tipico del Friuli in versione extralarge
Gli organizzatori si sono detti molto soddisfatti del progressivo incremento dimensionale che la ‘gubana da guinnes’ ha avuto di anno in anno. La festosa degustazione è stata accompagnata dalle bollicine rigorosamente friulane offerte dal gruppo coltivatori dei Colli orientali.
Le massime autorità cittadine e regionali hanno presenziato all’evento condividendone le finalità rivolte al rilancio del dolce tipico friulano.
Nel capodanno ducale è pure stato presentato il concorso “Gubana Day-Premio Bepi Tosolini”, la cui 14^ edizione si svolgerà a fine del prossimo febbraio: un weekend all’insegna delle degustazioni di gubana e, da ben 11 anni, anche di una dolcissima difida tra dolci di confine. Dopo aver sfidato la Putizza goriziana (2009), il Presniz triestino (2010), il tipico dolce carinziano Kartner Reindling (2011), l’Oreshaza istriana (2012) lo Strudel sappadino (2013), il Tiramisù carnico (2014), la Sacher torte viennese (2015)., il confronto con il panforte di Siena nel 2016, il Frustingo di Ascoli (2017) e la Pinsa di Vittorio Veneto ha aperto una nuova fase per la gubana che ora si accinge a nuove avvincenti e golose sfide con rinomati dolci tipici italici. Il prossimo sfidante sarà il pane di San Siro, tipico di Pavia, scelto per il 1450 anni dalla nascita del regno Longobardo in Italia di cui la la città lombarda è stata capitale e Cividale il primo ducato. Siro, discepolo di S. Ermagora, primo vescovo di Aquileia, fu a sua volta primo vescovo di Pavia (l’antica Ticinium) e patrono della città la cui festa cade ogni 9 dicembre e per l’occasione le pasticcerie pavesi producono il dolce dedicato al santo protettore che è a base di pan di Spagna al cacao, leggermente imbevuto di rhum e ricoperto di glassa di cioccolato. Per la dolce disfida si è mobilitata l’Ascom pavese con molto entusiasmo, a dimostrazione del successo raggiunto dal concorso cividalese.